PROGETTO
MERLIN

Impegno internazionale

MERLIN

Restauro ecologico (rinaturalizzazione) degli ecosistemi d’acqua dolce.

L’ambiente in Europa è attualmente in una condizione allarmante. C’è un bisogno urgente di rivitalizzare gli ecosistemi danneggiati in tutta Europa attraverso la rinaturalizzazione. Ripristinare i nostri ecosistemi in questo modo ha il potenziale di aumentare la biodiversità e combattere il cambiamento climatico, beneficiando contemporaneamente anche la società e l’economia. Tuttavia, i nostri attuali metodi di rinaturalizzazione sono spesso troppo piccoli e frammentati, e sono quindi insufficienti per affrontare la crisi ambientale.

Un totale di 44 partner da tutta Europa sono coinvolti nel progetto MERLIN. Tra questi partner figurano università, istituti di ricerca e organizzazioni di conservazione, così come stakeholder del settore commerciale, della pubblica amministrazione e delle autorità locali. Come partner di settore, Naturland rappresenta il settore agricolo.
Come uno dei quattro progetti vetrina per il Green Deal dell’UE, poco più di 22 milioni di euro sono stati investiti nel ripristino di fiumi, laghi, torbiere e zone umide in tutta Europa nel quadro del progetto MERLIN.

Il progetto MERLIN analizza i fattori di successo sociali, economici e ambientali di 17 casi di studio. I risultati dei casi di studio sono destinati, tra l’altro, ad essere utilizzati per accendere un riflettore sulla rinaturalizzazione dell’acqua dolce come parte di una moderna politica ambientale. Sono considerati sia i fattori ambientali che quelli economici per rafforzare l’argomento dell’implementazione.

Durata: 2021 – 2025 (4 anni)

Contatto

Lea Moog

Internazionale
Spagna, Grecia e allevamento internazionale

+49 89 898082-217

Lea Ilgeroth-Hiadzi

Politica agricola

+49 151 14092160


UNIONE EUROPEA

Questo progetto ha ricevuto un finanziamento dal programma Horizon dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione nell’ambito dell’accordo di sovvenzione n. 101036337. Questo documento contiene le opinioni dell’autore e non le opinioni della Commissione europea. Sebbene sia stato fatto il possibile per garantire l’accuratezza e la completezza di questo documento, la Commissione europea non è responsabile di eventuali errori od omissioni, comunque causati.