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La gestione sostenibile delle risorse idriche deve essere parte integrante di un'agricoltura biologica resiliente

Con l’esacerbarsi dei cambiamenti climatici, la questione della gestione sostenibile dell'acqua diventa sempre più cruciale. La collaborazione tra Naturland e Bio Suisse è volta per l´ appunto a facilitare gli agricoltori biologici a pianificare una gestione sostenibile delle risorse idriche negli anni a venire. Anna Lochmann (Bio Suisse) e Alexander Koch (Naturland) spiegano come in questa intervista.

Anna Lochmann (BioSuisse),  Alexander Koch (Naturland)

Naturland e Bio Suisse hanno recentemente concordato una cooperazione che si concentra, tra l'altro, sulla gestione sostenibile dell'acqua. Come si è arrivati a questo?

Anna Lochmann: Bio Suisse ha ampliato gli standard sull’utilizzo sostenibile dell’acqua già a partire dal 2015 e Naturland dal 2016. Abbiamo lavorato in stretto contatto fin dall'inizio. Dopo ben cinque anni, durante i quali entrambe le associazioni hanno potuto acquisire esperienza nell'implementazione dei rispettivi disciplinari sulla gestione delle risorse idriche in agricoltura, era giunto il momento di fare il punto della situazione e di fare un ulteriore passo avanti insieme. Le sfide globali si affrontano meglio insieme.

In cosa consiste concretamente la cooperazione?

Alexander Koch: Innanzitutto, stiamo armonizzando le nostre linee guida e le procedure di certificazione esistenti per quanto riguarda l'utilizzo sostenibile dell'acqua. A livello internazionale, sono numerose le aziende agricole certificate sia da Bio Suisse che da Naturland. Il riconoscimento reciproco della certificazione dovrebbe in futuro far risparmiare sforzi e costi. Ad esempio, le aziende devono preparare un unico piano di gestione delle risorse idriche. Inoltre, abbiamo sviluppato congiuntamente una guida pratica sulla gestione sostenibile dell'acqua per le aziende agricole che aderiscono alla nostra certificazione. Lavoriamo inoltre a stretto contatto per l'ulteriore sviluppo di temi tecnici su questo argomento.

Cosa contengono le linee guida sull'utilizzo sostenibile dell'acqua?

Lochmann: Innanzitutto, ci sono dei requisiti generali, come il fatto che la qualità dell'acqua non deve essere compromessa dalla gestione dell’azienda. Il vero fulcro dele linee guida, tuttavia, sono i requisiti specifici per gli operatori localizzati nelle regioni con scarse risorse idriche. Queste regioni sono identificate grazie alla classificazione reperibile sul sito Aqueduct Water Risk Atlas. Le aziende localizzate in queste regioni devono, ad esempio, redigere un piano di gestione delle risorse idriche che includa un'analisi dei rischi e un piano di misure per evitare o ridurre i rischi idrici. Questo include l'uso di metodi di irrigazione che risparmino sulle quantità d’acqua erogate. Inoltre, le aziende agricole devono dimostrare che utilizzano le risorse idriche in maniera legale. Questo è spesso l'aspetto più impegnativo della certificazione, soprattutto in un contesto internazionale.  

L'Atlante del rischio idrico di Aqueduct mostra le regioni con risorse idriche scarse. 

Aqueduct Water Risk Atlas

Sul sito web Aqueduct Water Risk Atlas, l´indicatore “ Water depletion” (impoverimento delle risorse idriche) serve come base scientifica per determinare quali regioni rientrino nella categoria “risorse idriche scarse”. Naturland e BioSuisse classificano come aree a rischio le aree che rientrano nel livello 4 (Alto) e 5 (Estremamente alto) e il livello "Arido e basso utilizzo di acqua" .

I requisiti di certificazione sono una cosa. Cos'altro è importante? Che ruolo hanno le linee guida?

Koch: Si tratta di adattare il più possibile le aziende agricole alle sfide odierne dell’utilizzo sostenibile delle risorse idriche e del cambiamento climatico. Per quanto riguarda l’acqua, l'agricoltura deve affrontare due sfide opposte. Da un lato, la scarsità d'acqua sta diventando sempre più un fattore limitante, dall'altro, eventi estremi come piogge torrenziali e alluvioni diventano sempre più frequenti. Abbiamo quindi bisogno di sistemi agricoli resilienti e per questo dobbiamo sostenere le aziende agricole con consulenze e formazioni continue.  

Lochmann: È proprio a questo scopo che Bio Suisse e Naturland hanno sviluppato le linee guida comuni per una gestione sostenibile dell'acqua in cinque lingue. L’obiettivo è di sostenere le aziende agricole nella stesura di un piano di gestione dell'acqua facendo formazione allo stesso tempo. La guida è disponibile gratuitamente sui siti web di Bio Suisse e Naturland, in modo che anche altre aziende agricole possano farvi riferimento.   

Infobox: Agricoltura biologica resiliente:

Il termine agricoltura resiliente viene spesso utilizzato nel contesto della sostenibilità. Per sottolineare la capacità di adattamento necessaria per raggiungere un’agricoltura veramente sostenibile, è utile rifarsi alla seguente definizione di resilienza: “La resilienza descrive la capacità di un determinato sistema di subire un certo grado di perturbazione e ristabilire un equilibrio attraverso diversi meccanismi di controllo. La resilienza ha tre caratteristiche fondamentali: la quantità di cambiamenti che il sistema può subire mantenendo le sue funzioni e strutture, il grado di auto-organizzazione e la capacità di apprendimento e adattamento (Milestad & Darnhofer. 2003)

In cosa consiste essenzialmente la gestione sostenibile dell'acqua?

Koch: oltre a misure tecniche come sistemi di irrigazione a basso consumo d’acqua, una gestione dell'acqua veramente sostenibile si basa anche su misure agro-ecologiche. Tre aspetti sono di estrema importanza: il mantenimento delle risorse idriche a livello territoriale, l’importanza della vegetazione e il ruolo del suolo.

In passato si è cerato di sottrarre all’acqua molte aree del paesaggio: fiumi imbrigliati dentro letti più rettilinei, zone paludose e pascoli prosciugati, ecc. Di conseguenza, oggi abbiamo troppe poche riserve idriche e scarsi serbatoi idrici naturali, il che diventa un problema durante i periodi di siccità prolungata, ma anche in caso di precipitazioni estreme. Buone pratiche di adattamento ai cambiamenti climatici volte a migliorare il bilancio idrico dovrebbero includere il ripristino di "zone umide" così da garantire maggiori risorse idriche a livello del territorio.

La vegetazione svolge un ruolo fondamentale nel ciclo dell'acqua. Più vegetazione e più alberi nelle aree rurali e urbane, vanno di pari passo con una maggior evaporazione e maggior raffreddamento e quindi promuovono anche la formazione di pioggia. Questo significa adottare misure che limitino il più possibile la presenza di terreni incolti durante tutto l'anno, dove possibile, ma anche reintrodurre più alberi nel paesaggio agricolo. Infine, è importante anche la cosiddetta "raccolta dell'acqua", ad esempio la costruzione di bacini di ritenzione dell'acqua piovana o di fossati di infiltrazione.

Ma uno degli aspetti più importanti da ricordare è che la sostenibilità inizia dal suolo e questo vale soprattutto per l'acqua! Un terreno sano e fertile agisce come una spugna e gioca un ruolo chiave nel preservare l’acqua nel terreno, agendo sia preventivamente in caso di inondazioni che sia come serbatoio nei periodi di siccità. Pertanto, tutte le misure che promuovono la fertilità, una buona struttura e un'elevata attività biologica del suolo sono di estrema importanza, in quanto migliorano l'infiltrazione, la capacità di immagazzinare l'acqua, ma anche la qualità stessa dell'acqua disponibile. In questo caso, l'agricoltura biologica, con la sua attenzione alla fertilità del suolo, ha sicuramente un vantaggio sistematico su altri tipi di produzione che tendono al contrario ad impoverire il suolo.

Lochmann: Inoltre, la gestione sostenibile dell'acqua dovrebbe andare oltre la singola azienda agricola e comprendere l'intero bacino idrografico. A livello internazionale esistono esempi di "water stewardship", ovvero di cooperazione tra i diversi utilizzatori delle risorse idriche in un determinato bacino idrografico.

Un bacino idrico prosciugato a Malaga, in Spagna, alla fine di dicembre (Ulf Struve).

IN BREVE:

Con l’inasprirsi dei cambiamenti climatici, l'uso sostenibile delle risorse idriche sta diventando sempre più una sfida per l'agricoltura mondiale. La gestione sostenibile dell'acqua si basa su una combinazione di misure tecniche e agro-ecologiche, tutte con l'obiettivo di aumentare la resilienza del sistema agricolo. Naturland e Bio Suisse hanno sviluppato delle linee guida per aiutare le aziende agricole ad adattarsi a questa situazione. Le linee guida di Naturland e Bio Suisse sulla gestione sostenibile dell'acqua sono disponibili qui


I partner dell'intervista

Alexander Koch è responsabile dei membri europei di Naturland, compresi quelli delle regioni orticole della Spagna meridionale. Svolge un ruolo di primo piano nello sviluppo del tema dell'acqua presso Naturland.

Anna Lochmann è responsabile della revisione e dello sviluppo degli standard per le aziende agricole internazionali presso Bio Suisse dal 2017. Negli ultimi anni si è concentrata sul tema dell'acqua, che supervisiona per conto di Bio Suisse.